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Novità - 02 Aprile 2021

Le cave di Pietra Serena di Montececeri a Fiesole

Sul versante sud della collina di Fiesole, in provincia di Firenze, si trovano le cave di Pietra Serena di Monteceri, oggi non più utilizzate, ma attive fino agli anni ‘60 del secolo scorso.

Il comune di Fiesole, dal 2001, ha istituito in questa area di circa 44 ettari, un Parco Naturalistico, protetto e attrezzato, per la salvaguardia di un ambiente molto bello, ma anche ricco di storia.

Cave montececeri

Le prime notizie pervenute, descrivono questo monte, con i suoi strapiombi a picco su Firenze, come il luogo scelto da Leonardo da Vinci per l’esecuzione dei sui esperimenti sul volo.
Da qua infatti fece volare il suo assistente Tommaso Masini, detto Zoroastro da Peretola, attaccato alla sua macchina per volare nel 1506.

Macchina del volo di leonardo da vinci disegno

La macchina avrebbe planato fino a Camerata, un migliaio di metri più sotto, e il suo “pilota” sarebbe uscito illeso da tale volo, essendo descritto sano ed attivo, in un testo di pochi mesi dopo, nella città di Modena.

Il sito è anche famoso per le sue cave di Pietra Serena dalle quali, fin dal tempo di Fiesole Etrusca, è stato estratto materiale per costruzioni.

Cava braschi pietra serena montececeri

La pietra serena estratta da queste cave (ed altre nei dintorni di Firenze) è stata utilizzata per costruire la città del Giglio e per costruire le splendide Chiese di Brunelleschi dove intonaco bianco e pietra serena, hanno caratterizzato l’architettura Rinascimentale.

Cappella dei pazzi

Fortissima pressione estrattiva è stata posta su questa cave anche alla fine dell’’800, durante la costruzione degli edifici di Firenze Capitale d’Italia.

A causa della conformazione geologica di questi giacimenti, che hanno le parti più consistenti in profondità, fu necessario scavare delle vere e proprie gallerie nelle parti più profonde della montagna.
Per sorreggere la volta, veri e propri pilastri furono lasciati durante l’escavazione.

Cave pietra serena

Le caratteristiche tecniche della pietra serena, variano a seconda del punto di estrazione e della caratteristiche proprie di ogni cava. Di seguito riportiamo una classificazione dei vari tipi di Pietra serena.

TIPOLOGIE DI “PIETRA SERENA”

Le cave di Macigno, sia a Fiesole che a Carmignano, venivano specificatamente coltivate per la Pietra Serena, nelle sue varie tipologie adatte a seconda delle loro specifiche caratteristiche ad usi diversificati; parimenti venivano cavati come prodotti di qualità minore altre pietre intercalate alla più nobile Pietra Serena.

Pietra Serena durissima: con grani clastici di varie misure, talvolta superiori al millimetro e con cemento
costituito da calcite limpida; questo tipo presenta notevole durezza alla lavorazione; ha basso coefficiente di porosità, e sotto gli agenti atmosferici esterni, pur prendendo una patina scura, mantiene invariata la saldezza primitiva, come dimostrano da secoli le mura dell’antica Fiesole etrusca.
Pietra Serena ordinaria: la parte clastica è più minuta, ma sempre poco uniforme di misura; il cemento più abbondante in quantità, per essere in prevalenza di natura argillosa con scarso calcare, rende questa pietra geliva e poco durevole all’esterno.
Pietra Serena Gentile: ha elementi clastici di misura minore e più uniforme, ed un cemento argilloso debolmente calcareo, si presta per sculture ornamentali, prende buon pulimento e resiste assai specie al coperto.
Pietra Serena del Fossato o delle Colonne: è una varietà particolare del “Sereno gentile” con un cemento calcareo-argilloso, al Monte Céceri ne sono presenti pochi livelli; era particolarmente ricercata per la sua saldezza unita a grana fine ed uniforme, presenta un’alta lucidabilità e superiori caratteristiche meccaniche che la rendevano ottima per colonne portanti (vedasi l’uso fattone dal Brunelleschi nelle chiese di Santo Spirito e di San Lorenzo e da Michelangelo per la Biblioteca Laurenziana).
Pietra Bigia: porzioni di arenaria Macigno superficiali, vicine al versante, sulle quali gli agenti esogeni (piogge, acque percolanti, variazioni termiche) hanno prodotto una qualche alterazione che ha reso la pietra di un caldo colore bigio; è compatta e resistente agli agenti esterni, ha buona attitudine alla lavorazione; più l’attività estrattiva andava in profondità e si aprivano nuove cave che mangiavano questa “fascia di alterazione” più la Pietra Bigia è diventata rara e ricercata. Uno degli ultimi usi in grande della Pietra Bigia è stato l’arco dei Lorena in Piazza della Libertà.

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