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Design - 31 Luglio 2020

Queste sono le 5 sedute di design più iconiche di sempre

È facile dimenticare che la sedia su cui si è seduti fa parte di un processo di progettazione in costante evoluzione che parte praticamente all’inizio dell’esistenza umana. Sin da quando il primo uomo ha avuto bisogno di un posto dove sedersi, le sedute sono state una parte necessaria della vita.

In questo senso, il movimento noto come Modernismo ha avuto un impatto sociale sulla vita contemporanea enorme: simile all’effetto che la stampa ha avuto sulla letteratura. Prima del modernismo, i mobili in legno ingombranti, pesanti e costosi erano la norma; la produzione in serie non era possibile e il valore di un pezzo era misurato esclusivamente nel tempo impiegato da un artigiano per realizzarlo.

Con l’avvento del modernismo, le tecniche per creare mobili straordinariamente semplici, impilabili e confortevoli, sono diventate accessibili ovunque. Da questo momento in poi, l’attenzione è stata spostata verso la creazione di mobili dalle linee pulite, leggeri e funzionali, con un uso intelligente dei materiali.

I seguenti 5 pezzi, sono quelli che crediamo che chiunque abbia un vago interesse per il design dovrebbe conoscere.

Modello: sedia Wassily, B3 – Designer: Marcel Breuer – Anno: 1925

Sedia modello b marcel brueur

La B3 è comunemente nota come Wassily, dopo che il designer Marcel Brueur rieditò l’originale per il famoso artista Wassily Kandinsky. In breve, la storia: Brueur era il direttore del laboratorio di disegno al Bauhaus e spesso ci andava in bicicletta. Si rese conto in uno dei tragitti che se l’acciaio tubolare poteva essere piegato e utilizzato per il manubrio della bici, avrebbe potuto essere usato anche per creare mobili: il risultato fu un telaio simile al fantasma di una sedia imbottita – solo lo scheletro, senza tutta l’imbottitura eppure, altrettanto comoda.

Il suo uso rivoluzionario dell’acciaio tubolare avrebbe cambiato il volto del design dei mobili per sempre.

Modello: LC2 Grand Confort – Designer: Le Corbusier – Anno: 1928

grand confort le corbusier

Una volta Le Corbusier disse: “Le sedie sono architettura, i divani sono borghesi”. La LC2 Grand Confort, Petit Modèl, progettata nel 1928, è tenuta insieme da un “corsetto” in acciaio tubolare esterno e riempito con un cuscino in piuma d’oca, il tutto appoggiato su una struttura a “L” in acciaio. Lo stesso Le Corbusier la descrisse come un “cesto di cuscini”.

Modello: Sgabello 60 – Designer: Alvar Aalto – Anno: 1933

Sgabello alvar aalto

Lo sgabello Alvar Aalto sembra piuttosto semplice – e di fatto lo è, fatto da sole tre gambe e un sedile rotondo che le collega tutti insieme.

Ma questa affermazione smentisce l’enorme pensiero di base che ne sta alla base. Curiosità; una volta Aalto disse: “la gamba della sedia è la sorella minore della colonna architettonica”.

Modello: Egg Chair – Designer: Arne Jacobsen – Anno: 1958

Egg chair sedia

La Egg Chair, uno dei capolavori di Arne Jacobsen, è una seduta di design dalla forma simile ad un uovo: in quel nome c’è già il manifesto delle proprie intenzioni.

Il designer danese infatti fonde tutte le parti distinte, cioè sedile, schienale e braccioli, in un abbraccio: il risultato è una bozzolo protettivo, come appunto all’interno del guscio di un uovo.

Modello: Panton Chair – Designer: Verner Panton – Anno: 1960

Sedia panton chair vitra

La prima sedia al mondo in plastica, la Panton Chair di Vitra fu concepita da Verner Panton nel 1960: nel corso del tempi ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è presente nelle collezioni di molti musei importanti.‎ Come definirla? Una sedia scultorea, ma voluttuosa: ne basta una per avere una stanza arredata.

Per finire, queste sedie, poltrone e sgabelli, rappresentano l’unione di forma e funzionalità, ma anche fra design, praticità e immaginazione: ti interessano altri oggetti di design magari più accessibili? Dai un’occhiata qui.

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