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Design - 02 Settembre 2019

7 film che tutti gli architetti dovrebbero guardare almeno una volta

L’architettura è lo scenario del cinema. Paesaggi, case e città sono le cornici in cui i cineasti inseriscono persone, vite e sentimenti e in alcuni casi i risultati di questa miscela sono straordinari.

Ti proponiamo una selezione di film in cui l’architettura gioca un ruolo chiave nella narrazione: abbiamo cercato di fare una top 7 non banale, non solo per architetti, non includendo alcuni film straordinari come Blade Runner, o il Cielo sopra Berlino o il mitico Metropolis, che rimangono comunque i capisaldi dell’incontro tra architettura e cinema.

Dark City (1998)

I soggetti in questa storia, che non ha un’ubicazione né temporale né geografica, si spostano tra musei e alberghi abbandonati, stazioni di polizia dai toni noir e fumosi locali. A questi interni “polverosi”, si alternano ciclopiche scenografie messe in moto da grandiosi effetti speciali, che si spostano tutte le volte che scocca la mezzanotte deformando e ricostruendo la città, dandole un nuovo volto.

Dark city

The Dark Knight (2008)

Batman è una figura mastodontica nella cultura pop, un supereroe con un’inconfondibile iconografia (il suo costume da pipistrello). Anche se Bruce Wayne (l’identità segreta di Batman nella vita reale) vive in una sontuosa dimora, il vero Bruce Wayne è Batman e la vera casa di Batman è la Batcaverna. A livello registico, Tim Burton e poi Christopher Nolan, gli hanno reso un gran servigio: sopratutto quest’ultimo, regista con un grande interesse per il tema della percezione – che si espande spesso nella progettazione dei suoi set, come nei mondi di Inception; ha creato una Batcaverna sotto il cantiere navale Wayne Industries. Questo spazio vitale assume il carattere industriale di ciò che lo circonda, sebbene sia più di un semplice magazzino rielaborato: è pulito, regolare e coperto da una griglia perfetta. Tuttavia, non è solo ordinata. Un’oscurità minacciosa si profila sullo sfondo.

La Batcaverna di Nolan è considerata da molti addetti ai lavori il progetto più contemporaneo degli ultimi 10 anni.

Bat caverna nolan

Dogville (2003)

Un film girato in maniera così minimale che il tuo unico punto riferimento è una pianta disegnata sul pavimento. Un film dove devi immaginare tutte le informazioni mancanti; questo è il modo scelto dal regista danese Lars von Trier per rappresentare la storia dei cittadini di un paesino immaginario: il dramma si svolge su un unico palcoscenico con le varie location semplicemente disegnate col gesso.

Dogville architettura

Old boy (2003)

Un giorno sei rapito senza motivo. Rinchiuso in una stanza per 15 anni senza nessun contatto umano. Senza preavviso vieni infine narcotizzato e ti ritrovi all’aperto. Hai solo 5 giorni per scoprire il perché di tutto ciò che ti è successo.

Old Boy è un fantastico film sudcoreano dove il mix di colori e la composizione di ogni scena è stata accuratamente preparata, con motivi alle pareti, forti contrasti e diversi tipi di atmosfera. Il compito di progettare una stanza, in cui un uomo deve rimanere imprigionato per quindici anni senza una ragione apparente, è importante. Quella stanza è il nucleo emotivo di tutta la storia.

Deve fare impressione.

Old boy architettura

Ma per quanto sia indimenticabile quella stanza, il vero tocco da maestro forse è l’appartamento del cattivo di questa storia: ci piacerebbe sapere cosa ne pensi.

Gattaca – La porta dell’universo (1997)

Nel futuro il mondo è governato dall’ingegneria genetica: gli esseri umani sono suddivisi in Validi (concepiti in provetta con del DNA manipolato) e Non Validi (nati alla vecchia maniera), considerati lo scalino più basso della società. Per diventare cosmonauta, un Non Valido assume l’identità di un Valido e, dopo diverse peripezie, parte per Titano. Forse Gattaca può non essere considerato un capolavoro in senso assoluto, ma se un giorno ti capiterà di trovarti presso il Marin County Civic Center, progettato da Frank Lloyd Wright, ti troverai nel suo mondo immaginifico dato che questo film è stato parzialmente girato al suo interno.

Soltanto per questo “piccolo” particolare, ti consigliamo ampiamente la visione di questa pellicola.

Gattaca

Psycho (1960)

Nei film di Alfred Hitchcock, come osservò il regista francese Jean-Luc Godard, la trama non è imposta dalla storia, ma dalle immagini: la mano aperta che raggiunge la porta o una caduta giù per le scale ne sono degli esempi. Questi frammenti conferiscono ai film di Hitchcock il loro fascino inquietante imprimendosi nella mente dello spettatore; il maestro ebbe a dire inoltre che “un direttore artistico deve avere una vasta conoscenza e comprensione dell’architettura” e questa affermazione trova riscontro in tutti i suoi film.

Fra questi, spicca Psycho dove la composizione dei set incarnano “fisicamente” la personalità distorta di Norman Bates in un modo che non è immediatamente evidente, ma che viene gradualmente chiarito: l’imponente, ma fatiscente, casa sulla collina è opposta alla geometria in linea retta del motel.

Psycho

I Guerrieri della notte (1979)

Dopo una notte estenuante di corse e combattimenti, i membri sopravvissuti degli Warriors tornano a casa a Coney Island: il suo parco divertimenti e la spiaggia sono un punto fermo di New York City. È qui che gli Warriors si affrontano finalmente contro i Rogues, ed è qui che Luther consegna alla storia cinematografica la famosa frase: “Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?“.

Lo skyline di Coney Island è entrato nell’immaginario grazie alla ruota panoramica e all’ottovolante, e sono ancora oggi visibili alcuni degli edifici più antichi: non a caso gli è dedicato un capitolo di Delirious New York, libro di Rem Koolhaas il più grande storico dell’architettura contemporanea.

Guerrieri della notte coney island

Cosa ne pensi di questa lista? Vorresti aggiungere qualche film?

A noi non resta che augurarti una buona visione!

 

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