Ambienti - 16 Novembre 2018
Valdirose: intervista a Irene Berni
Valdirose è il progetto firmato da Irene Berni, un B&B alle porte di Firenze sulle colline di Lastra a Signa. Ma è anche molto di più, è un’atmosfera, una casa, ambienti che parlano e raccontano la storia di una famiglia. È anche la sintesi di una passione per la decorazione e la fotografia e dunque della ricerca e dell’ attenzione ai dettagli. Lo stile di Irene è personale e ben delineato, permea ogni sua attività, dall’arredo, allo styling, alla cucina. Irene insieme a Paolo, ha scelto per il Valdirose dei materiali di Pietre di Rapolano, un lavabo in travertino e un piano in marmo. In occasione di questo incontro abbiamo deciso di farci raccontare di più sulla sua attività e le sue scelte stilistiche.
Di dove sei originaria e dove vivi?
Sono nata e cresciuta in un paesino alle porte di Firenze: Lastra a Signa. Amo le mie origini ed è per questo che ho scelto di lavorare qui aprendo un b&b nella casa di famiglia.
Raccontaci del tuo percorso e della tua attività
Ho sempre cercato di fare lavori che stimolassero la mia creatività: mi piace cambiare ma in generale amo lavorare in proprio e con la bellezza. Dal 2001 al 2008 ho avuto un piccolo negozio di decorazione che portava il mio nome (Irene B), dal 2007 ho aperto il B&B Valdirose e un omonimo blog che ha acceso in me la passione della comunicazione e della fotografia. Nel 2014 ho scritto il mio libro (“Quello che piace a Irene”) e questo autunno uscirà il secondo (“I doni di Irene”). Guardando così la mia vita lavorativa sembro un tuttofare ma in realtà ogni cosa che faccio è legata da comuni denominatori: la passione per la casa la cucina e la decorazione.
Come è nato il progetto Valdirose?
Il Valdirose e’ la residenza di famiglia: qui vivevamo con i miei nonni e spesso condividevamo la tavola con parenti e amici. Era una casa accogliente e sempre piena di gente: quando è arrivato il momento di ristrutturarla è nata spontanea l’idea di farne un b&b. Aprire le porte delle nostre stanze ad ospiti di tutto il mondo era un bellissimo modo per tenere viva l’essenza.
Per l’arredo e la decorazione delle camere e degli altri ambienti quali elementi sono entrati in gioco?
La luce è senza dubbio l’elemento che più influenza la decorazione dei miei spazi. Osservo i raggi che scaldano naturalmente l’atmosfera, oppure le ombre di una stanza esposta a nord: partendo da questi piccoli dettagli scelgo tessuti e materiali aggiungendo o togliendo calore.
Cosa ne pensi dei materiali naturali, pietra, travertino, marmo?
I materiali naturali hanno la capacità di arredare da soli una stanza intera. Sono discreti, neutri e duraturi e poi sono per me un’enorme fonte di piacere: niente è più ispirante di perdersi nelle venature di un travertino.
Per quali motivi consiglieresti di scegliere il marmo o la pietra naturale?
Perché sono eleganti e l’eleganza, si sa, non passa mai di moda.
Ci sono ambienti della casa per cui ritieni che la pietra naturale sia particolarmente idonea?
Senza dubbio quelli più vissuti dove c’è necessità di bellezza e praticità: bagno e cucina…anche se pensandoci bene non riuscirei ad immaginare un materiale migliore per una scalinata d’ingresso.
Hai scelto uno dei lavabi di Pietre di Rapolano per la cucina, quali sono i tuoi suggerimenti per inserire al meglio un manufatto in pietra in questo ambiente?
A chi decide di inserire un manufatto in pietra in una stanza suggerisco di fare in modo che diventi protagonista. Quindi creare un ambiente neutro intorno e lasciare gli spazi necessari per viverlo e celebrarlo.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sempre tanti e troppi. Mi piacerebbe fare un libro dove raccontare il mio stile così come ho fatto con voi, vorrei imparare a creare qualcosa, un’arte, un mestiere antico, qualcosa che valga la pena tramandare.
Vorrei rinnovare alcuni spazi del Valdirose, conoscere da vicino il vostro mondo mi ha messo nuove voglie.