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Ambienti - 09 Gennaio 2020

Consigli per i tuoi rivestimenti: materiali naturali o gres porcellanato?

Dovendo realizzare il nuovo bagno o la nuova cucina, il problema della scelta, per i pavimenti e i rivestimenti, fra materiali naturali o materiali sintetici, è forse il primo che dobbiamo risolvere.
Indubbiamente i materiali naturali, che siano marmi, travertini, pietre o legni, hanno un’attrattiva maggiore, ma il timore della loro resistenza, facilità di manutenzione, costo, sono certamente argomenti che pongono perplessità.
Cercheremo adesso di vedere, un po’ da tutti i punti di vista, cosa può essere più conveniente, utile, logico, economicamente vantaggioso, usare.

Pietre di rapolano materiali naturali legno pietra travertino

 

Ristrutturando o costruendo una casa, si sa, le spese sono molte ed ingenti, e certamente non vorremmo mai risparmiare su impianti, strutture, coibentazione.
Le finiture arrivano alla fine, quando tutte queste spese sono già state sostenute e i denari messi a disposizione della nuova casa tendono a finire. Ed è proprio sulle finiture che si tende a pensare di poter risparmiare.

Pietre di rapolano materiali naturali legno pietra travertino

I materiali naturali, legni, pietre, marmi, nell’immaginario comune sono noti come materiali belli ma molto costosi. Quindi si tende ad averne paura, senza neanche conoscerli.
Ma attenzione: i materiali di finitura, sono quelli che danno l’immagine finale alla vostra nuova casa. Gli impianti e le strutture, che ci sono spesso costati un occhio, sono (e devono!) essere ottimi, ma non si vedono.
I pavimenti e i rivestimenti però resteranno sotto i vostri occhi per molti anni e saranno quelli che accompagneranno la vostra vita, il vostro benessere, la crescita dei vostri figli. Può valere la pena risparmiare solo sull’aspetto che più coinvolgerà la tua vita?
Certo se non si può, non si può. Ma sicuramente deve valere la pena approfondire.

SUGGERIMENTO N. 1

Non risparmiare “a priori” sulle finiture. Ti accompagneranno per molti anni e saranno quelle che faranno sembrare la casa “bella” o “brutta”, quindi valuta bene.

SUGGERIMENTO N. 2

Non scegliere mai un gres porcellanato con decori, fantasia, figure geometriche, colori troppo accesi.

I decori, i disegni, i colori, sono sempre frutto di un gusto legato ad un determinato periodo storico/culturale, ad una moda temporanea. I pavimenti e i rivestimenti devono durare a lungo quindi attenzione a non scegliere decori che poi passano di moda.

In gres porcellanato si realizzano “copie” più o meno perfette di legni, marmi, travertini. I materiali naturali non passano mai di moda, facendo parte di un comune substrato culturale, cui i gusti di tutti attingono, libero da periodi storici o mode passeggere. Quindi…

SUGGERIMENTO N. 3

Se gres deve essere, scegliere gres porcellanati che simulino materiali naturali.

Compiendo questa scelta, fai attenzione a scegliere pavimentazioni che riproducano un disegno “casuale” della tipologia di materiale scelto. Quelli scadenti avranno dei pezzi sempre uguali che si riproducono ogni “n” pezzi: l’effetto sarà quindi gradevole, ma un po’ finto. I pavimenti meglio riprodotti, propongono pezzi tutti diversi, come è in Natura.
Fatti mostrare bene il tipo di ripetizione del decoro per ben valutare l’effetto complessivo.

Per questo motivo…

SUGGERIMENTO N. 4

Scegli gres porcellanati che simulino materiali naturali, facendo attenzione al modo in cui il disegno del materiale viene riprodotto. Non ci devono essere ripetizioni o solo molto, molto poche.

Sul mercato esistono molti gres porcellanati, anche di produzione estera, che possono costare anche ragionevolmente poco. Teniamone conto.
Ma volendo usare materiali di provenienza nazionale, il più delle volte, il costo di bei prodotti, non è così basso.
L’industria del marmo, della pietra, dei travertini, negli ultimi anni ha fatto dei passi molto importanti nel processo di produzione dei pavimenti e rivestimenti.

Cattura

Tali passi hanno portato a sensibili riduzione di costo dei prodotti finiti.
Per quanto riguarda i legnami, esistono prodotti naturali, di importazione, i cui prezzi sono decisamente interessanti. Tutto ciò porta ad avere prezzi di materiali naturali e sintetici a volte molto vicini fra loro, se non addirittura più convenienti nei materiali naturali!
Esistono delle selezioni di Pietra di Rapolano, magnifico travertino caratterizzato da varietà di tono e venature, che hanno prezzi sicuramente migliori rispetto a gres porcellanati di media qualità.
Questo non a causa di qualità scadente, ma per le tecniche di produzione altamente specializzate e per i quantitativi prodotti che consentono delle notevoli economie di scala.

Per tutte queste considerazioni:

SUGGERIMENTO N. 5

Non dare per scontato che i materiali naturali siano più cari di quelli sintetici.

Un altro argomento che sconsigliava l’utilizzo dei pavimenti in materiali naturali, pietre e marmi e legni vari, era la difficoltà di posa, che richiedeva maestranze specializzate e costi di installazione maggiori rispetto ad un prodotto sintetico. In passato questo era vero: il legno andava rilevigato in opera e successivamente verniciato. Le numerose fasi necessarie giustificavano costi impegnativi solo per la posa. Adesso quasi tutti i pavimenti in legno sono “prefiniti”, cioè già verniciati, calibrati nello spessore e maschiettati sui bordi, cosa che consente una installazione assai semplice, volendo anche a mano d’opera non specializzata.
Per i marmi invece, il processo produttivo che otteneva i pavimenti e rivestimenti da lastra tagliata a misura, consentiva solo di avere pezzi assai scalibrati nello spessore, con differenze anche nell’ordine di 3 – 4 mm fra i vari pezzi.
Questo faceva si che l’installazione fosse possibile solo se fatta da manodopera altamente specializzata, che murava i pezzi su letto di calce, per compensare più possibile le differenze di spessore. Inoltre, a posa terminata, tali differenze erano sempre evidenti e si rendeva necessaria una levigatura/lucidatura in opera.
Anche in questo caso risultava evidente le difficoltà e i costi di tale tecnica di montaggio.

Pietre di rapolano travertino messa in posa

Attualmente invece, le piastrelle in marmo/pietra/travertino, prodotte con sistemi altamente industrializzati, sono calibrate nello spessore: questo consente una installazione a colla – e non a calce – che un qualsiasi installazione di medie capacità può effettuare, senza giustificare la richiesta di costi aggiuntivi per la posa.

Inoltre, anche le pietre sono prefinite e una volta posate non è necessario compiere alcun intervento successivo di rifinitura. Inoltre, con una normale sega da cantiere, il travertino risulta assai più facile ad essere tagliato di un gres porcellanato, che a causa della sua durezza, tende a scheggiarsi, se le attrezzature di taglio non sono ottimali. Tutto ciò ad ulteriore risparmio sui costi finali della posa.

SUGGERIMENTO N. 6

Fai presente alle ditte che ti faranno preventivi di posa, che le attuali caratteristiche dei marmi / pietre / travertini / legni, non giustificano costi maggiorati rispetto alla posa di materiali sintetici.

***

Al termine di tutto questo ragionamento, abbiamo compreso che i costi non sono così diversi, sia a livello di materiale che di posa, che i materiali dall’immagine naturale sono più belli, perché più duraturi e capaci di rendere bello un ambiente nel tempo, essendo non soggetti al passare delle mode.

Non resta che scegliere tra qualcosa che “simula” qualcos’altro o l’originale.

Posta in questi termini sembrerebbe che la “copia” sia da scartare a priori, ma onestamente potrebbe non essere detto: i materiali sintetici, ben riprodotti, possono avere tutte le caratteristiche estetiche dei materiali naturali, senza averne i difetti.
I materiali naturali, sicuramente più delicati delle loro copie, in quanto “vivi” e capaci di reagire di più alle sollecitazioni esterne, tenderanno con il tempo a subire una trasformazione più evidente.
Personalmente ritengo che tale trasformazione conferisca fascino ad un materiale, ricchezza, capacità di evocare una storia che su di esso è passata.

Vedendo i marmi consumati di una chiesa, i legni scalfiti di una baita, le pietre di una scala calpestata da secoli di passaggi, si notano sì tutti questi segni. Ma ci fanno percepire questi materiali brutti perché vecchi e da buttare o semplicemente “vissuti”, eterni, caldi, accoglienti?

Questa è la scelta finale. E compete ad ognuno di noi e alla propria sensibilità.

 

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